DOPPIA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER L’ITALIA

In data 2 luglio 2020, la Commissione Europea ha avviato una doppia procedura di infrazione contro l’Italia per i rimborsi ai passeggeri di viaggi cancellati a causa del Coronavirus.

La prima procedura perché l’Italia ha adottato una legislazione che consente alle compagnie di offrire voucher come unica forma di rimborso. Ai sensi dei regolamenti sui diritti dei passeggeri dell’Ue, tuttavia, questi hanno il diritto di scegliere tra il rimborso in denaro e altre forme di rimborso.

La seconda procedura, perché il nostro Paese, insieme ad altri nove, ha emanato norme nazionali specifiche sui viaggi “tutto compreso” che consentono agli organizzatori di emettere voucher invece del rimborso in denaro per viaggi annullati, o di posticipare il rimborso ben oltre il periodo di 14 giorni, come stabilito nella direttiva sui viaggi tutto compreso.

Nonostante ciò, la legge 17.7.2020, n. 77, di conversione del D.L. 19.5.2020, n. 34, ha mantenuto la previsione relativa all’imposizione al consumatore del voucher in luogo del rimborso in denaro, limitandosi a prolungare a 18 mesi la durata della validità dei voucher stessi.